Oggi, per la seconda volta dall’inizio dell’anno, sarò ospite di VeratTV per il programma Pourparler condotto da Stefania Serino e Gloria Caioni. Tra gli argomenti il tema dell’accoglienza e dell’immigrazione.
Tante polemiche falsi problemi con l’interesse di alcuni ad alimentare un clima di paura che nasce da n’informazione volutamente distorta e strumentale da parte di alcuni.

Il marketing insegna che le notizie cattive viaggiano molto più velocemente di quelle buone (che a volte neanche vengono riportate), gli esperti  infatti hanno calcolato che un cliente soddisfatto, di un prodotto o servizio, ne parli bene ad almeno altre 3 persone mentre, se è insoddisfatto, ne parlerà male ad almeno 11 persone!

A questo aspetto si aggiunge il fatto che, nel reperire le informazioni, tendiamo sempre a voler confermare le nostre precomprensioni e, pertanto, l’equazione è semplice: circolano maggiorente le informazioni negative e, se siamo convinti di ciò, continueremo ad ascoltare – autoconvincendoci – notizie su questa falsariga.

Per questo motivo voglio mettere a confronto due informazioni/situazioni antitetiche facendo parlare i numeri.

 

 

Nel Molise il comune di Ripabottoni (CB), con una popolazione di 544 abitanti, ospita un gruppo di 32 migranti pari al 6% della popolazione.

Arriva l’ordinanza per mandare via i migranti poiché in sovrannumero rispetto alle quote stabilite per legge e, così, la popolazione insorge.

Gli abitanti che firmano una petizione per evitare che vengano mandati via sono circa 150 (ossia il 22% della popolazione).

In Abruzzo, nel comune di Tortoreto (TE) che ha una popolazione di 11.650 abitanti sono attualmente ospitati 118 migranti (poco sotto l’1% della popolazione del comune).

Giunge la notizia che ne arriveranno altri 25 (la percentuale complessiva rispetto alla popolazione rimarrebbe intorno all’1%).

Anche questa notizia provoca una reazione della popolazione e la firma di una petizione per bloccare l’arrivo di altri migranti.

 

Approssimativamente sono in 250 i cittadini che firmano la petizione ossia circa il 2% della popolazione.

I numeri e i grafici parlano chiaro, la sproporzione tra le due realtà è notevole.

Certamente la differenza in queste due storie avvenute in contemporanea e neanche tanto distanti tra loro (in automobile poco più di 200 km. tra i due comuni) l’ha fatta la conoscenza che ha il grande potere di dissolvere la paura e questo deve farci meditare su quali siano le strade da percorrere.

#iosonodiRipabottoni