Arriva la fine di dicembre e ci si sente in obbligo di bilanci dell’anno trascorso guardando all’anno che verrà e augurandosi che sia migliore del precedente.

In particolare, quando l’anno in chiusura è stato deludente, si tende a voler cancellare i giorni passati.

Il vero problema, però, non è stabilire se l’anno trascorso sia stato mezzo vuoto oppure mezzo pieno ma comprendere quante energie abbiamo speso tenendo in man questo bicchiere fissandone il contenuto.

Dobbiamo sempre partire da quanto costruito fino ad oggi con la consapevolezza che il presene è la base per il futuro le cui radici affondano nel passato.

Certamente il capodanno rappresenta una ripartenza, un ricominciare riallacciando il filo per andare avanti e migliorare allo scopo di raggiungere i propri obiettivi.

Che questo 2018 sia una reale ripartenza!