Mercoledì 10 febbraio 2021 si è tenuta la prima udienza relativa la ricorso al TAR Marche promosso dalla Consigliera di Parità per le Marche + 61 contro il mancato rispetto dell’equilibrio di genere nella composizione della Giunta Acquaroli.

In prima istanza, come da prassi, il ricorso richiedeva la sospensiva dei due decreti presidenziali (di nomina e di attribuzione delle deleghe) nella piena consapevolezza che non sarebbe stata concessa in considerazione del momento contingente.

Così è stato: il TAR delle Marche ha negato la sospensiva giustificando tale decisione sulla base dell’emergenza pandemica e della conseguente necessità di avere una governo regionale funzionante.

Nel contempo il tribunale ha evidenziato il valore sociale del ricorso stabilendo di andare presto alle valutazioni di merito e fissando per fine giugno 2021 l’udienza in cui si comincerà a discutere.

La battaglia che stiamo portando avanti è quella di una democrazia paritaria che si esprime nell’equilibrio di genere in tutti gli organi decisionali, non si tratta di una battaglia a favore della rappresentanza femminile o nell’esclusivo interesse delle donne.

Si tratta una battaglia di civiltà nell’interesse di donne e uomini poiché l’equilibrio di genere consente una visione ampia e completa delle strategie di governo nell’interesse di tutte e tutti.

Voglio inoltre a sottolineare che, con il coordinamento del network nazionale femminile Noi Rete Donne di cui faccio parte, è stato presentato analogo ricorso al TAR Sicilia contro il mancato equilibrio di genere della giunta regionale.