La sera del 22 aprile 1928, nel Duomo di Milano, l’altare era illuminato e circondato da ragazzi che cantavano sommessamente, quella sera si scioglieva ufficialmente l’ASCI a seguito della legge fascista n.5 del 9 gennaio 1927 che stabiliva lo scioglimento dellle associazioni scout in Italia imponendodi confluire nell’Opera Nazionale Balilla.
Erano presenti tutti i grupi di Milano tranne uno che era altrove per un’altra cerimonia….
Stavano di fronte alla Casa del Fascio, nella cripta del San Sepolcro, dve veniva pronunciata la prima promessa clandestina: gli scout del Milano 2 avevano deciso di “resistere un giorno in più del fascismo”, dando vita così alle Aquile Randagie.
Mussolini aveva creato l’Opera Nazionale Balilla ispirandosi all’uniforme, all’organizzazione e ai riti scout sovvertendone, però, i valori e gli obiettivi educativi in modo subdolo trasformando il motto “servire” inteso come “aiutare gli altri in ogi circostanza” con “obbedire” ciecamente al duce e al fascismo.
Il fascismo, fin da subito, cercò di ostacolare il movimento scout, in particolare l”ASCI assocciazioen cattolica, perchè troppo simili e, nel co0ntempo, diametralmente opposti.
Non mancarono aggressioni come quella, nel 1923, ai danni di don Giovanni Minzoni, assistente scout, che venne ucciso alle spalle da una squadra fascista.
Per anni, le Aquile Randagie portano avanti un’intensa attività clandestina, aggregando anche altri scout, comunicando in codice e pubblcando la rivista Estote Parati con cui diffondevano messggi di speranza e di ribellione.
Alla loro guida Baden, con Adrea Ghetti, e Kelly, Giulio Casare Uccellini, che consentirono a tanti ragazzi di resprare un clima diverso inn quegli anni bui riconquistando la libertà di organizzarsi e divertirsi e, soprattutto, di pensare autonomamennte.
Sulla scia delle Aquile Randagie anche in altre città nacquero gruppi scout clandestini, uno anch a Roma ch si riuniva proprio a Palazzo Venezia.
Nel 1943, con l’armistizio, le Aquile Randagie entrarono nelle file dei partigiani mantenendo fermi i principi scout organizzando una resistenza disarmata e non violenta.
Fu così che, in collaborazione con don Enrico Bigatti e don Giovanni Barbareschi nacque l’OSCAR, Opera Scoutistica Cattolica Aiuto Rifugiati, un centro di creazione di documenti falsi per l’espatrio clandestino.